Ci è voluto un po’ più del previsto, tra lockdown e interruzioni, ma siamo arrivate alla fine del percorso. Siamo entrate e uscite dal Bosco, tutte un po’ cambiate. Sì, tutte: anche io. Perché i doni più grandi, dopotutto, li ricevono gli insegnanti - non gli allievi.
Durante l’ultimo incontro abbiamo lavorato insieme sul coraggio, abbiamo parlato di fallimento e di quanto sia necessario, abbiamo imparato da Beethoven e dall’inventore della gomma vulcanizzata. Ognuna è salita sul palco e ha presentato i propri progetti creativi, esponendosi come ci si espone quando si arriva alla conclusione di un percorso.
Ma, soprattutto, ci sono state lacrime e gratitudine, regali fisici e regali dell’anima: libri, biglietti, ricette su misura, disegni che hanno rivelato mondi interiori, tamburi sciamanici e romanzi simili a messaggi in bottiglia. Ci sono stati occhi pieni di bellezza e quell’energia che viene messa in circolo solo se ci si tuffa con fiducia.
Non so esattamente cosa abbiano trovato nel folto del Bosco le ragazze che hanno partecipato: io, di certo, conservo nel cuore i loro occhi che brillano.
Il bosco è il percorso di incontro con la creatività. Si tiene un sabato al mese e la nuova edizione partirà a novembre. Vieni anche tu?
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