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  • Immagine del redattoreLucia

Tazzine dorate e qualche ferita



In mezzo c’è stato il lockdown, che ha interrotto “Il bosco” per un po’: ci siamo sentite via Meet, abbiamo scritto liste di ciò che ci faceva paura e di ciò che ci mancava, ma anche di ciò che stavamo riscoprendo durante quella clausura forzata. Poi, finalmente, piano piano si sono aperte le porte e le finestre. Ci siamo ritrovate con la mascherine e a distanza di sicurezza, ma è stato bello rivedersi sorridere con gli occhi e nel frattempo nel bosco gli alberi erano diventati verdi ed erano spuntate le peonie ovunque.




Insieme abbiamo parlato della gioia che si può trovare nelle piccole cose, del piacere che ci dona una sorsata di acqua fresca o un fiore che sboccia; abbiamo letto Proust e poi abbiamo salvato attraverso la scrittura i nostri momenti di bellezza; abbiamo scoperto che la tristezza va accettata, a volte anche celebrata; abbiamo incarnato le emozioni con la voce e i gesti, rivivendole sulla nostra pelle. E infine abbiamo riparato ferite e cocci di ceramica rendendoli preziosi, dorati, universali.



Alla fine della giornata è rimasta tanta gratitudine: la gratitudine di essere vivi, spalancati al mondo e a tutta la sua incredibile, meravigliosa follia.



Il bosco è il percorso di incontro con la creatività. Si tiene un sabato al mese e la nuova edizione partirà a novembre. Vieni anche tu?

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