Il silenzio è cosa viva, scrive la poetessa Chandra Livia Candiani. Il silenzio cambia se ascoltiamo il nostro corpo, il nostro respiro; il silenzio cambia se camminiamo e facciamo attenzione al rumore dei nostri passi sul selciato; il silenzio cambia se proviamo a concentrarci sul profumo del kalikanto o quello di una tisana alla rosa. Il silenzio è cosa viva.
Ed è proprio sul silenzio che abbiamo lavorato durante l’incontro di gennaio de "Il Bosco”: insieme abbiamo cercato uno spazio interiore in cui essere invece di fare, invece di spuntare l’ennesima voce dalla lista. Insieme abbiamo prestato attenzione al battito del nostro cuore, abbiamo risvegliato i nostri sensi dimenticandoci per una volta della vista e scoprendo cosa accade se – per esplorare il mondo – usiamo il tatto, l’olfatto, il gusto. Abbiamo mangiato cioccolatini come li mangerebbe Charlie Bucket, il protagonista de “La fabbrica di cioccolato”. E poi, lì in mezzo, abbiamo anche trovato storie da raccontare, così vere da tornare a vivere di nuovo in quel momento.
Poi, come sempre, ci siamo salutate: silenzi e un abbraccio, silenzi e un cucchiaio di semifreddo all’ananas, silenzi e qualche gessetto colorato che assomiglia a un ciottolo di fiume, silenzi e la luce che ormai allunga le giornate. Dal bosco accade di portare via cose così, che sanno di magia.
Il bosco è il percorso di incontro con la creatività. Si tiene un sabato al mese, fino a maggio: puoi scegliere se iscriverti a tutto il percorso o a una o più giornate. La prossima volta lavoreremo insieme su come la nostra vita si trasforma quando la raccontiamo, sulla connessione e sull'incontro. Vieni anche tu?
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