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  • Immagine del redattoreLucia

Oltre i confini




Quest’anno le vacanze le abbiamo attese forse ancora di più del solito e di certo con maggiore intensità, dopo mesi difficili di limiti e confini da non superare. I confini in realtà ci sono ancora, perché molti di noi non prenderanno l’aereo e resteranno a portata di lockdown, ma almeno per un po’ ci viene concesso di sentirci leggeri, di recuperare gioia, libertà.

Noi di solito andiamo a Nord: mettiamo in valigia i cappotti e i maglioni di lana, prepariamo lunghi itinerari tra isole sperdute dai nomi impronunciabili, ci prepariamo a voli transoceanici. Quest’anno, invece, scenderemo verso Sud affrontando la nostra avversione per il caldo: la meta è l’Umbria con i suoi borghi incantati, il tartufo nero e i boschi. Torneremo un po’ adolescenti, come quando l’aereo non potevamo permettercelo e l’auto non aveva nemmeno l’aria condizionata. Senza tenda, però, ché a volte diventare adulti qualche vantaggio lo porta.

A tratti mi sembra strano pensare a quei confini che non ci sono ma in realtà sì, a quel viaggio in Danimarca che abbiamo congelato in un futuro fumoso e anche un po’ incerto; poi mi dico che i viaggi on the road sono belli perché sono una scoperta – sì – ma anche perché abbiamo accanto una persona da amare. E allora penso che non vedo l’ora di inerpicarmi per i borghi e di riempirmi di salumi, di scoprire la nostra Italia che troppo spesso diamo per scontata; perché accanto ci sarà il consorte e sarà bello cantare a squarciagola le nostre canzoni inventate, sarà bello scottarci sotto il sole, sarà bello mangiare tanto e bene, sarà bello stare insieme.

Questo è un anno di pezzi che mancano, ma anche di pezzetti ritrovati. E allora, in questa strana estate che in fin dei conti è sempre estate, vi auguro di ritrovarvi. Per poi partire, di nuovo, oltre i confini che spesso ci portiamo dentro più che fuori – non appena saremo pronti.

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