C’è chi si prepara per l’apocalisse zombie; chi ha sempre pronti torcia e carne in scatola in caso di emergenza; c’è chi si prepara per i terremoti, le alluvioni, i tornado; e poi c’è chi segretamente spera che non accada nulla di tutto questo e in borsa mette acquerelli e cioccolata.
Io, ovviamente, rientro nell’ultima categoria. Se arrivassero gli zombie, finirei zombie anche io in quattro e quattr’otto. Se arrivasse un tornado – bè, per fortuna vivo in Piemonte. Ma se c’è una cosa che non manca mai nella mia borsa è il kit di sopravvivenza creativo: un taccuino, una penna, magari gli acquerelli o qualche matita colorata; un libro di poesie; e cioccolata, o caramelle – qualcosa di dolce, insomma; a volte ci sono petali di rose o tulipani, ormai secchi; a volte l’essenza di lavanda o una polaroid. Ma sempre, dico sempre, c’è la possibilità – frugando attentamente – di fuggire dall’attesa in coda, dalla tirannia dello schermo, dal pensare esclusivamente e solo al futuro perdendosi il presente.
Non serve portare con sé un grande peso. L’importante è il gesto: aprire la borsa, cercare e sapere che si troverà quel primo amuleto necessario a iniziare il viaggio. E chissà, magari riusciremo perfino a sfuggire agli zombie: dopotutto, la cioccolata ha poteri inaspettati.
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